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L'omosessualità del mondo animale...

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2009 11:06
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04/10/2008 09:13

GENOVA. GLI AMORI "DIVERSI" DEL MONDO ANIMALE
Cigni e giraffe, delfini e lupi, germani reali e balene, scimmie e scarafaggi: la loro omosessualità in una mostra che farà discutere

di MICHELA BOMPANI

A Oslo, nel 2007, ha scatenato un putiferio, "Against nature?", la prima mostra mai realizzata (dal museo di Storia naturale) sull´omosessualità tra gli animali: lunedì, alle 17, unica tappa italiana, s´inaugurerà al museo di Storia naturale di Genova, nell´ambito del Festival della Scienza che quest´anno ha imposto il tema "diversità", nelle sue declinazioni.

«In tutte le 1500 specie osservate, nessuna esclusa, è diffusissima l´omosessualità: le ricerche ci dicono che gli animali fanno sesso per rilassarsi, per stringere alleanze, per amore, non soltanto per procreare», spiega Geir Soli, ideatore e curatore della mostra. Obiettivo tutto manifesto: «Demistificare l´omosessualità. E dimostrare che, tra gli uomini, può essere valutata in base ad altri criteri, non quello biologico».

Gli amori verticali di giraffe (maschi), il petting acquatico dei delfini (maschi): e poi le vertigini di germani reali, pappagalli, cigni, lupi, leoni, balene, scimmie, gabbiani, scarafaggi. Dal più minuscolo insetto all´enorme capodoglio, gli amori gay sono quotidiani. Anzi, in alcune specie la bisessualità è praticata da tutti.

A otto mesi dal Gay Pride di Genova, la provocazione è servita.

«Macchè: "Against Nature" aiuterà il Pride - assicura Geir Soli - in Norvegia ha avuto un successo enorme, non solo nella comunità gay», le cronache raccontano delle famiglie in coda per visitarla.

Le scimmie "bonobo", che condividono il 99% del patrimonio genetico con l´uomo, fanno sesso per scaricare lo stress, senza badare all´età o al genere del partner. Oppure ci sono i cigni femmina, che stabiliscono durature relazioni tra di loro, e fanno sesso con i maschi solo per riprodursi. Poi tornano con la "compagna" e, insieme, allevano i piccoli. Più scaltri, i fenicotteri. Una coppia di maschi spesso "cova" uova altrui, perché i due riescono a controllare un territorio più vasto e i piccoli hanno maggiori probabilità di sopravvivere.

Non c´è differenza di genere, maschi e femmine, nei casi studiati, sono omosessuali in percentuali analoghe: «Possiamo fare più esempi maschili, soltanto perché gli studi sui maschi sono più facili», dice il curatore.

In mostra: fotografie, modelli, installazioni. Per dimostrare i risultati del lavoro degli scienziati. Lavoro cominciato piuttosto recentemente, non più di vent´anni fa: «Prima era impensabile», spiega Soli. Però già Aristotele se n´era accorto, 2300 anni fa, osservando le iene. Solo che aveva confuso due femmine con due maschi. «L´omosessualità è più diffusa nelle specie che sono organizzate socialmente, quindi più evolute», indica ancora Soli.

(da GAYNEWS.IT)
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...puntuali, le polemiche sulla mostra...


Al festival della scienza DI GENOVA la rassegna «against nature?», proveniente da oslo

Cigni lesbo, maschi «drag queen»: mostra di animali gay con polemiche

Tam tam in rete, gruppi omo da tutta Europa. Perplesso il Forum delle Famiglie. Un prete-docente: i tabù provocano ignoranza

GENOVA — I fenicotteri super- papà (coppie formate da due maschi che allevano un maggior numero di piccoli), le scimmie bonobo che risolvono ogni conflitto con incontri sessuali etero, omo, o di gruppo, le balene gay e le drag queen ovvero maschi di varie specie definiti «opportunisti» perché si presentano e si comportano vistosamente come femmine per evitare combattimenti. In una parola l'omosessualità fra gli animali. Al museo di Storia Naturale Doria di Genova la mostra «Against Nature?» iniziata un po' in sordina, come anticipo del Festival della Scienza, sta ora avendo grande successo. In particolare nella comunità gay.

Su altri fronti, invece, la mostra che è nel catalogo del Festival per scolaresche al di sopra dei 9 anni, suscita perplessità: «Non do alcun giudizio di valore sull'omosessualità ma come mamma — dice Anna Maria Panfili, avvocato, presidente ligure del Forum delle famiglie — i miei bambini non ce li porterei». Don Marino Bruno, docente in un liceo genovese, dà fiducia agli organizzatori del Festival: «Sono persone competenti e se giudicano la mostra visitabile dalle scolaresche presumo sia così. In ogni caso il tabù provoca ignoranza ed è bene che dell'omosessualità si parli apertamente. Molto dipenderà da come gli insegnanti sapranno condurre la visita». La mostra, inedita in Italia — proviene da Oslo — illustra comportamenti omosessuali in 1.500 specie animali, dagli invertebrati ai mammiferi.

Su Internet viaggia un appello dell'Arcigay di Genova: «Invitiamo tutti i comitati gay e tutte le associazioni Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, ndr) a visitarla. È un'occasione divertente di imparare e di vedere qualcosa che in Italia con difficoltà viene esposto». L'Arcigay si offre quindi «di accompagnare chiunque ci contatti» per visite guidate. La risposta è stata entusiasta. Visitatori sono arrivati anche da Londra. Franco Grillini, presidente onorario Arcigay ne è rimasto affascinato: «Altro che gay contro natura! Rispetto a ciò che riescono a fare certi animali noi siamo educande». Al museo non prevedevano questo tam-tam ma ne sono ben felici: «Oslo — spiega il curatore Giuliano Doria — aveva posto al Festival della Scienza, come condizione per prestarla, che la mostra fosse allestita in un museo di Storia Naturale e noi ci siamo offerti. E' il nostro contributo al tema della "diversità" scelto dal Festival quest'anno».

Quanto alla visita delle scolaresche Vittorio Bo, responsabile del Festival è deciso: «Nessuno scandalo. L'approccio all'argomento è scientifico. Non c'è nulla di osceno o di offensivo». Il visitatore viene accolto all'ingresso del Museo da due esemplari di cigno imbalsamati: sono due femmine. I cigni formano nella vita una sola fedelissima coppia e questo vale per coppie etero e omo. Passando dai pinguini reali (un maschio su cinque preferisce lo stesso sesso) ai giochi erotici dei trichechi (usano le pinne), i comportamenti sessuali vengono spiegati dagli etologi anche per la loro utilità: nei gruppi di scimpanzé o di lupi l'accoppiamento fra maschi diminuisce l'aggressività. Su tutto una citazione di Magnus Enquist, etologo dell'Università di Oslo: «Ci sono cose che vanno contro natura molto più dell'omosessualità — cose che soltanto gli umani riescono a fare — come avere una religione o dormire in pigiama».

Erika Dellacasa

(da CORRIERE.IT )

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16/06/2009 11:31

Germania/ I due pinguni omosessuali dello zoo di Bremerhaven hanno adottato un pulcino

I due celebri pinguini omesessuali conservati nello zoo tedesco di Bremerhaven sono diventati padri, o meglio, dopo che gli è stato dato un uovo da covare lo hanno fatto con diligenza fino a quando si è schiuso mettendo alla luce un baby-pinguino, a quanto riferisce il sito della Bild.

I due pinguini omosessuali, ”Z” e ”Vielpunkt”, hanno a tutti gli effetti adottato il pulcino e a turno lo vigilano e lo accudiscono 24 ore al giorno. Secondo il veterinario dello zoo, Joachim Schone, non è ancora chiaro di che sesso sia il neonato. Per accertarlo le piume dovranno essere esaminate in laboratorio.

La cosa è cominciata quando un’altra copia di pinguini, eterosessuali, hanno scartato un uovo dalla loro covata. ”Lo abbiamo preso e deposto nel nido di ‘Z’ e ‘Vielpunkt”’, ha detto Schone, ”che lo hanno accettato immediatamente”. Il piccolo non è ancora in grado di alimentarsi da solo, ma ad imbeccarlo con pasta di pesce ci pensano i suoi genitori adottivi.

Ci vorrà un pò di tempo prima che i visitatori dello zoo possano vedere il baby-pinguino, cui non è stato ancora dato un nome. Il rivestimento di penne sarà completato tra otto settimane. ”A quel punto lo separeremo dai suoi genitori adottivi in maniera che possa alimentarsi da solo e scorrazzare  nella recinzione”, ha detto Schone.

(da BLITZQUOTIDIANO.IT )

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01/07/2009 16:31

Il significato evolutivo del comportamento omosessuale

Uno studio ha identificato nel mondo animale vari esempi in cui questo comportamento costituisce potenzialmente un elemento di forza capace di concorrere alla selezione di diversi tratti

Gli esempi di comportamenti omosessuali negli animali non umani documentati nella letteratura scientifica sono ormai centinaia, tuttavia finora sono relativamente pochi gli studi che hanno considerato le loro conseguenze alla luce della teoria dell'evoluzione.

"Da una prospettiva evoluzionistica, il comportamento omosessuale è stato a lungo visto come un problema affascinante. Il più ovvio mistero è perché gli animali dovrebbero adottare un comportamento sessuale che non sfocia direttamente nella riproduzione", ha detto Nathan W. Bailey dell'Università della California a Riverside, che con Marlene Zuk ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista "Trends in Ecology and Evolution" che getta luce su questo problema grazie all'esame di come queste interazioni sessuali possano alterare le dinamiche evolutive all'interno di popolazioni o specie.

Gli autori hanno esaminato diversi studi che consideravano il comportamento omosessuale in animali non umani e identificato svariate strategie di ricerca che possono essere impiegate per aumentare la comprensione delle possibili conseguenze evolutive di tali comportamenti. Per esempio, gli studi sugli albatros di Laysan hanno scoperto che circa un terzo delle coppie di albatros erano femmina-femmina. Gli autori sottolineano che queste coppie avevano un maggiore successo nell'allevare i piccoli rispetto alle femmine non in coppia. Pertanto questo tipo di coppia può avere significative conseguenze evolutive nel cambiamento delle dinamiche all'interno della popolazione.

I ricercatori hanno identificato altri esempi in cui tale comportamento costituiva potenzialmente un elemento di forza che poteva concorrere alla selezione di vari tratti.

"I comportamenti omosessuali sono dispiegati in modo flessibile in una varietà di circostanze, per esempio come tattica riproduttiva alternativa, come strategia di ibridamento cooperativo, come facilitatori dei legami sociali o come mediatori di conflitti intrasessuali. Una volta che questa flessibilità si è stabilita, diventa in sé e per sé una forza selettiva che può dirigere la selezione su altri aspetti della fisiologia, della storia della vita, del comportamento sociale e anche della morfologia", spiega Bailey. (gg)

(da LESCIENZE.ESPRESSO.REPUBBLICA.IT )
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27/07/2009 11:06

San Francisco, Henry sceglie Linda si rompe la coppia dei pinguini gay

SAN FRANCISCO - La notizia arriva da San Francisco, fin dagli anni Sessanta punto di riferimento per le comunità omosessuali americane. Una delle coppie gay più famose della città si è ufficialmente separata. Si tratta di Henry e Pepper, due pinguini maschi dello zoo cittadino, il cui amore durava da oltre sei anni.

In barba alle leggi californiane, che ancora non prevedono il matrimonio tra omosessuali, i due palmipedi convivevano nella stessa grotta come una delle tante coppie etero del parco. Non solo. Henry e Pepper avevano "adottato" alcune uova e cresciuto diversi piccoli negli ultimi anni, sotto lo sguardo stupito degli scienziati locali.

I due erano, fino a poco fa, un simbolo della comunità gay locale. Ma una "pinguina" ha conquistato il cuore di uno dei due. Che è diventato ufficialmente etero.

Una mattina, infatti, Henry è uscito per l'ultima volta dal nido d'amore dove aveva vissuto fin dal 2003, e si è trasferito nella grotta accanto con Linda, dopo che quest'ultima era rimasta vedova. Lei, alla fine della primavera, ha anche dato alla luce dei piccoli, che si sono uniti alla già nutrita comunità dello zoo.

Nessuno dei ricercatori dello zoo riesce a spiegare il fenomeno. Ma mentre gli esperti si interrogano, Pepper sembra aver accettato la scelta d'amore del suo ex compagno. Anche se ormai da settimane, povero pinguino, nuota solitario e inconsolabile tra gli iceberg dello zoo.
(18 luglio 2009)

(da REPUBBLICA.IT )
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