La decisa risposta di Berlusconi alla Lega, secondo il quale la riforma della giustizia è prioritaria, ha avuto effetto. Roberto Maroni si è detto certo che ci siano i tempi per fare insieme la riforma della Giustizia e il federalismo, aggiungendo che l’intesa c’è e il federalismo si farà con tutta la maggioranza e con chi ci sta.
D’Alema è voluto entrare in partita, dicendo che c’è disponibilità a due condizioni: eguaglianza dei diritti fondamentali per tutti e operazione nell'ambito complessivo delle riforme istituzionali.
Ma dal mondo dei magistrati (o ex ed ora senatore), Gerardo D’Ambrosio non cede le armi. Quando le
commissioni Giustizia e Affari costituzionali del Senato hanno dato il via libera al lodo Alfano, atteso in aula da lunedì prossimo, egli è uscito dall’aula furibondo dicendo che, se si continua con questo modo di fare, “rimanere in Parlamento diventa inutile. Il Governo sta decidendo che cosa debba fare il Parlamento”.. Il provvedimento è passato con 26 sì contro 22 no. Il potere autocratico dei magistrati mal si concilia con quello democratico delle assemblee liberamente elette.
Intanto Berlusconi ha precisato di non avere mai citato l’immunità parlamentare come norma da reintrodurre, aggiungendo: “Non fare oggi ciò che non si è fatto ieri”. Poi ha detto: “Ho parlato con Bossi ieri sera (mercoledì sera, ndr) e posso assicurarvi che con la Lega non c'è alcun contrasto. Non c'è nessuna sfida con la Lega, la riforma del federalismo è anche un nostro progetto”. Le due riforme, sul federalismo e sulla giustizia, saranno presentate contemporaneamente a settembre: “La Lega ha nei primi punti del suo programma il federalismo che è un progetto anche nostro. Il federalismo fiscale non è un biglietto che paghiamo alla Lega per la tenuta della nostra coalizione perché siamo anche noi convinti” della necessità che il federalismo sia realizzato. Tuttavia, “abbiamo, noi come governo e in particolare come Popolo della libertà, la riforma della giustizia come progetto prioritario e quindi l'accordo con la Lega è che simul stabunt e che quindi le porteremo avanti insieme… In una Camera avremo il progetto del federalismo fiscale e in un'altra Camera, contestualmente, ci sarà il progetto di riforma della giustizia”.
Poi ha detto che per l’Alitalia la “soluzione è possibile e vicina… Sono personalmente convinto che in tempi abbastanza brevi presenteremo una nuova compagnia con un piano industriale che le consentirà di tornare in attivo e che sarà sottoscritto da molti imprenditori italiani che parteciperanno al capitale della società”.
Infine una dichiarazione da non dimenticare: “Io ho grande fiducia nella magistratura, sono stato attaccato con pochi fondamenti da alcuni procuratori della Repubblica, ma sono sempre stato assolto".
Tuttavia i giudici della quinta sezione della Corte d'Appello di Milano hanno respinto l'istanza di ricusazione del giudice Nicoletta Gandus presentata da Silvio Berlusconi nell'ambito del processo in cui è imputato insieme all'avvocato David Mills. Contro la decisione verrà fatto ricorso in Cassazione.
(tratto da GRRG.IT del 18/07/08)
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