Ieri pomeriggio, i relatori del decreto sicurezza Carlo Vizzini e Filippo Berselli hanno presentato due emendamenti al provvedimento all'esame dell'aula del Senato, che potrebbero essere propedeutici ad una sospensione delle azioni giudiziarie che riguardano, tra gli altri, anche Berlusconi. Nel primo si interviene sulla formazione dei ruoli d'udienza, indicando quali sono i procedimenti di particolare urgenza per il tipo di reati che devono avere priorità rispetto agli altri. Nel secondo emendamento si prevede invece la sospensione degli altri processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 “che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell'udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado”. La sospensione, in caso di approvazione, sarà immediata al momento dell'entrata in vigore della legge e durerà un anno, e il corso della prescrizione, durante la sospensione del procedimento o del processo penale, resta sospeso. Il primo emendamento prevede che, nella formazione dei ruoli d'udienza e nella trattazione dei processi, il giudice assegni precedenza assoluta “ai procedimenti relativi ai delitti puniti con l'ergastolo o la reclusione superiore nel massimo a 10 anni, … ai delitti di criminalità organizzata, ai procedimenti con imputati detenuti anche per reati diversi da quelli per cui si procede e ai procedimenti da celebrarsi con giudizi direttissimi e con giudizi immediati”.
Di fronte alle proteste dell’opposizione, che vi vede un interesse specifico di Berlusconi, Berselli replica: “Non è possibile che ogni volta che si pensa a fare una legge per migliorare i problemi della giustizia, qualcuno pensi che possa servire a Berlusconi. Abbiamo cercato semplicemente di dare un canale preferenziale per tutti quei procedimenti che riguardano reati gravi e gravissimi. I tribunali sono ingolfati da migliaia di procedimenti penali. Noi vogliamo garantire una corsia preferenziale per quelli che riguardano reati gravi e gravissimi, come la criminalità organizzata, e che prevedono condanne come l'ergastolo o superiori ai 10 anni di carcere. Per tutti gli altri, che di solito vanno incontro ad una sicura prescrizione o all'indulto, abbiamo previsto questa sospensione di un anno proprio per consentire ai magistrati di andare avanti con quelli più gravi”.
Non diamo ascolto all’opposizione: lasciamola gridare “al lupo!”, cioè all’intenzione di Berlusconi di liberarsi dai procedimenti che lo riguardano.
Fermiamoci alle affermazioni di Berselli, dalle quali si ricava che:
- la giustizia penale, a causa dell’obbligatorietà dell’azione penale, è ingolfata. I procedimenti arretrati sono circa 5 milioni. Se di tutti i procedimenti si fa un unico fascio, non solo moltissimi di essi finiscono in prescrizione, ma ci finiscono anche quelli che riguardano i reati più gravi:
- la “ratio” dell’emendamento è perciò questa: facciamo una corsia preferenziale per i reati gravissimi e gravi, così che si possano celebrare in tempi rapidi, “scavalcando” i ruoli, tanto gli altri finirebbero comunque in prescrizione.
Possiamo essere d’accordo sul creare una corsia preferenziale per i reati gravissimi e gravi affinché nessuno imputato possa cavarsela con la prescrizione. Ma a tutti coloro che commettono reati minori, ma pur sempre reati, viene garantita una specie di immunità. E questo non è accettabile. Perché induce a commettere reati, la cui pena è di due, tre, quattro o sei anni: non poco. Che verrebbero cancellati solo per eliminare l’arretrato.
Ora abbiamo a che fare con centinaia di migliaia di imputati, che hanno commesso reati. Tutti liberi! Difficile pensare che si possa realizzare un nuovo clima di legalità con un’assoluzione generale di questo tipo.
Dice Berselli: “Ci sembra davvero ragionevole costituire una corsia preferenziale per i procedimenti che riguardano i reati più gravi, come la mafia, il terrorismo, la riduzione in schiavitù e il traffico di stupefacenti, mentre per gli altri di minore importanza si prevede una sospensione che comunque dà sempre la possibilità di patteggiare la pena. Faremo così un'opera di pulizia di tutti quei procedimenti che si sarebbero comunque conclusi con la prescrizione o con l'indulto”.
Per risolvere un problema creato dalla inefficienza (e non solo) della Magistratura, a questa non si addebita alcunché, in pratica la si assolve, e con essa si assolvono milioni di persone che hanno commesso reati. Ma se i piccoli reati restano, per definizione, impuniti, allora perché prendersela con le zingarelle?
(tratto da GRRG.IT del 17/06/08)
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