00 06/10/2011 20:58
Uk, il premier, da buon Tory: «Sì a nozze gay»

Coppie gay all'altare con la benedizione di David Cameron che ci crede «perché è un conservatore»?
Potrebbe sembrare uno scherzo, ma non è così: il premier britannico ne ha parlato al Congresso dei Tory che si è concluso oggi a Manchester. «Non sostengo i matrimoni gay a dispetto dell'essere conservatore, ma proprio perché sono conservatore», ha detto il primo ministro, annunciando un'imminente consultazione sulle nozze omosessuali.
«I matrimoni gay sono una questione di impegno reciproco» in una coppia e l'impegno è stato da sempre «un valore dei Tory».
NUOVA DEFINIZIONE LEGALE DEL MATRIMONIO. La Gran Bretagna ha previsto le unioni civili fra persone dello stesso sesso, ma non il matrimonio vero e proprio.
Il personaggio più noto ad aver contratto una di queste unioni è la popstar Elton John, nel 2005.
Mesi fa si era parlato a livello di stampa del via libera del governo alle nozze gay, ma l'iniziativa, caldeggiata dal partner di maggioranza Lib Dem Nick Clegg, pareva finita su un binario morto.
La storica quanto controversa riforma comporterebbe anche una nuova definizione legale di matrimonio, finora un patto stretto esclusivamente tra uomo e donna. Una volta approvata la svolta, un uomo gay potrà chiamare il partner marito, mentre, in una coppia di lesbiche sposate, entrambe le donne potranno legalmente considerarsi mogli.
«SENZA SESSO» SUL PASSAPORTO. In Gran Bretagna è in valutazione la modifica dell'indicazione di genere nel passaporto, adottando la possibilità del «senza sesso», così da consentire alle coppie omosessuali con figli di iscrivere i loro nomi come «genitore 1» e «genitore 2» sul documento di viaggio della prole. La riforma, una volta varata, metterebbe la Gran Bretagna all'avanguardia in materia di diritti gay.
Una vittoria per i LibDem, senza dubbio. Cameron finora era stato sempre più ambiguo: «Guardiamo al futuro con prudenza», aveva detto mesi fa a proposito della possibilità di cambiare l'attuale regime, aggiungendo che la legge sulle unioni civili ha «corretto una delle grandi ingiustizie della storia», ma che molto omosessuali le considerano come un diritto di seconda scelta.
In Gran Bretagna ci sono circa 26 mila coppie gay che hanno celebrato unioni civili.

(da LETTERA43.IT )
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