00 03/02/2011 20:13
Com'è bello vivere col pc vuoto

Prima i compact disc, poi i dvd, quindi la carta: sorpassati da chiavette Usb e hard disk sempre più piccoli ed economici. Tra qualche anno la tecnologia potrebbe rendere inutili anche i supporti di memoria, e già oggi esistono numerosi servizi che permettono di registrare musica, immagini, documenti sul web, per averli sempre a portata di mano, in casa o fuori. Il cloud computing è l'ultima frontiera del digitale: tutto quello che serve per lavorare e divertirsi è fuori dal pc, in una nuvola sul web, dove centinaia di macchine lavorano insieme.

Così, ad esempio, funziona OnLive, una piattaforma che permette di giocare con i titoli più recenti senza comprarli né installarli. Ci si abbona, si scarica un’applicazione e si accede ai videogiochi del catalogo, senza limiti (ma solo negli Usa). Onlive vende anche una console per la tv; costa pochissimo, perché non è evoluta come una Xbox 360 o una Playstation 3: la sua potenza è nella nuvola. Il software, che sia un videogame o una suite di gestione dati, diventa così un servizio: non un oggetto da possedere, ma da pagare a seconda dell'uso, un po' come la corrente elettrica. Per i produttori, il vantaggio è che la pirateria diventa impossibile, per le imprese che non è più richiesto personale specializzato.

E per l'utente che non c'è più bisogno di terabyte di memoria e processori superveloci: non per niente la diffusione del cloud computing coincide con l'avvento degli economici netbook prima, dei tablet e degli smartphone poi. E tra le applicazioni più diffuse per iPhone e iPad ci sono Dropbox ed Evernote (gratuite): la prima si connette a una cartella virtuale dove i documenti sono costantemente sincronizzati con il pc di casa o del lavoro, la seconda è una specie di bloc notes dove registrare appunti, suoni, immagini, appuntamenti: anche qui si può accedere tramite web da ogni computer.

Programmi simili esistono per altre piattaforme, ma forse Android ha una marcia in più, visto che Google è stata tra i primi a credere nel cloud computing di massa. Dopo Gmail e Google Docs, ha annunciato per quest'anno Chrome Os, un sistema operativo che integra nel computer molte funzioni della nuvola. Sono molti anche i software ibridi, come l'ultima versione di Office, che si installa regolarmente sul pc, ma comunica con i server di Microsoft per aggiornare i documenti tra più postazioni.

Anche Photoshop ha la sua cloud, dove registrare foto e condividerle tra appassionati e professionisti. Apple al momento offre MobileMe (a pagamento), che include un servizio mail e la sincronizzazione di segnalibri, rubriche e calendari tra Mac e apparecchi portatili della Mela. La rivoluzione, però, arriverà quando iTunes, il più grande negozio di musica del mondo, si convertirà al cloud computing: non sarà necessario acquistare le canzoni, scaricarle e copiarle da un apparecchio all'altro, ma basterà collegarsi al web per accedere a tutta la libreria musicale online.

Intanto, in Italia già Dada offre un servizio di streaming in abbonamento ed è appena partito Qriocity di Sony: con 4 euro al mese si possono ascoltare quasi 2 milioni di brani da impianti stereo, lettori bluray e console della casa giapponese, ma anche noleggiare film direttamente dalla tv. Si annuncia roseo, il futuro su una nuvola. Sempre che non scompaia all'improvviso: meglio rivolgersi a servizi affidabili, se non si vuol rischiare di perdere in un colpo solo tutta la propria vita digitale.

(da LASTAMPA.IT )
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