00 03/02/2011 19:28
ANIMALI: RAPPORTO, BASSI PARAMETRI DI BENESSERE E SICUREZZA IN ZOO UE

(ASCA) - Roma, 2 feb - Milioni di animali detenuti nei giardini zoologici dei Paesi dell'Unione, vivono in condizioni di grave disagio e comunque inadatte al loro benessere. Lo rivela l'indagine preliminare del Rapporto EU Zoo Inquiry 2011, curata dalla Born Free Foundation - presentata oggi a Bruxelles e per ora relativa solo a Bulgaria, Cipro, Gracia, Irlanda e Romania - che punta il dito sul ''sistematico fallimento degli Stati nell'assicurare agli zoo quei parametri di benessere e sicurezza per gli animali che sono obbligatori nell'Unione''.

Secondo le stime il numero totale dei giardini zoologici autorizzati nell'UE dovrebbe essere di almeno 3.500.Tuttavia, avverte il Rapporto, si calcola esistano centinaia di strutture non autorizzate e non regolamentate, che devono ancora essere individuate e riconosciute dalle autorita' competenti. ''Non oltre l'8% del numero totale dei giardini zoologici in Europa sono membri dell'Associazione europea di Zoo e Acquari (EAZA)'', avverte Born Free Foundation, ''dunque l'EAZA non puo' essere ritenuta rappresentativca della situazione degli zoo nell'Unione''.

In UE una direttiva regola la gestione degli animali rinchiusi negli zoo e prevede la concessione di licenze e continue ispezioni dei giardini zoologici, con l'intento, fra l'altro, di rafforzare il ruolo degli zoo nella conservazione della biodiversita' e lo scambio di informazioni per promuovere la tutela e la conservazione delle specie animali selvatiche.

Gli Stati membri sono inoltre tenuti ad adottare ulteriori misure che includono: la fornitura di habitat adeguati, un elevato standard di allevamento degli animali, un programmi di prevenzione e cura sia veterinari che nutrizionali, adeguate possibilita' di accoppiamento.

''Ma in 18 mesi di controlli in oltre 200 zoo dell 'Unione - rivela Daniel Turner, fra i curatori del Rapporto - abbiamo scoperto che la maggioranza non e' a norma''.

Anche se la direttiva e' stata recepita in tutti gli Stati membri, rileva infatti l'indagine, le leggi nazionali spesso mancano di disposizioni dettagliate in materia, cosi' come di chiare strategie per gli animali in caso di chiusura dello zoo. Inoltre, nella direttiva stessa i requisiti sono spesso ambigui e consentono incongruenze interpretative. E alle autorita' competenti degli Stati membri, non sono stati forniti un orientamento generale o la formazione necessaria a facilitare l'adozione delle disposizioni della direttiva. Di conseguenza, molti non riescono a garantire che i giardini zoologici rispondano pienamente ai requisiti.

(da ASCA.IT )
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