00 16/12/2010 20:54
Fitness… di Natale: è "metabolico"

Natale è una lunga "maratona" alimentare, fatta di brindisi, pranzi di lavoro e interminabili cene in famiglia. Il tour de force è già cominciato e proseguirà, in pratica ininterrottamente, fino alla Befana. Purtroppo dietro il finale c'è l'ago della bilancia, che anche quest'anno segnerà inesorabilmente il "peso" degli stravizi: in media tre kg in più a testa. Una zavorra di stagione difficile da smaltire, soprattutto per chi parte già appesantito dalla vita sedentaria.

Mette in guardia il "popolo del cin-cin" a oltranza il farmacologo e nutrizionista Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull'obesità dell'università degli Studi di Milano. Eppure, qualcosa si può fare, senza rinunciare ai piaceri della tavola e a qualche golosità. "Evitare di ritrovarsi con una taglia in più si può", assicura l'esperto "Ma come accade per qualunque maratona anche in vista di quella alimentare, la cosa più importante è arrivare preparati". E la soluzione si chiama "fitness metabolico". Spiega Carruba: "Significa arrivare agli appuntamenti con la tavola facendo in modo che l'organismo sia in grado di reagire", e di 'tenere botta' senza accusare troppo i colpi degli stravizi.

La parola d'ordine, insomma, è cominciare a muoversi subito e farlo sempre. Non serve abbuffandosi di sport riparativo nell'illusione di espiare i peccati di gola, "ma farne un po' tutti i giorni per abituare l'organismo a bruciare" l'energia assunta dal piatto. "La regola d'oro è sempre quella di camminare di buon passo almeno mezz'ora al giorno". Ma per fare fitness metabolico "valgono anche i lavori domestici. I mestieri di casa aiutano sicuramente a mantenersi in forma", conferma Carruba. Tuttavia, se nei giorni di festa si mangia di più e si saltano o si riducono le pulizie, "è utile abbinare una sana passeggiata" alla solita passata di straccio o aspirapolvere.

Il nutrizionista invita poi ad approfittare dei giorni di vacanza e delle gite fuori porta, magari in montagna, per fare l'attività fisica che gli impegni di lavoro normalmente impediscono.

"Il tempo libero delle feste si può utilizzare per una camminata in più, o una sciata sulle piste innevate. La chiave, però - ripete Carruba - è muoversi con costanza. Non un giorno tanto e uno niente, ma un po' quotidianamente, con misura e senso delle proporzioni: se l'introito di energia assunta con il cibo aumenta, deve aumentare anche il consumo" per smaltire con lo sport ciò che si è mangiato e assorbito".

Attenzione poi ai comportamenti alimentari, perché un conto una cosa è la trasgressione "una tantum", "un'altra è lo sgarro che diventa abitudine". aggiunge Carruba: "Il nostro organismo, specie se adeguatamente allenato con il fitness metabolico, è in grado di far fronte a un peccato di gola ogni tanto. Ma se non si è fatto altro per tutto l'anno, l'organismo non ce la fa". Ormai saturo, si arrende all'ennesimo carico di cibo. Grassi, zuccheri e proteine che si depositano "a cuscinetto" sulle zone più critiche.

Una particolare attenzione deve essere riservata ai dolci, che "nella nostra tradizione sono riservati al singolo giorno di festa": nel periodo natalizio diventano "prezzemolo" onnipresente e riproposto in versioni ipercaloriche: "Un conto e' una fetta di panettone da 250-300 kcal - esemplifica Carruba - Altra cosa è la stessa fetta con aggiunta di panna o mascarpone", accessori che bastano a "triplicare il monte calorie". Il secondo punto è "tenere d'occhio le pozioni. Assaggiare un po' di tutto, ma ridurre. Mai eccedere". Terzo consiglio: "Considerando che in genere la nostra dieta include troppa carne, si può approfittare delle feste per preferire il pesce. E' meno calorico, più digeribile e contiene acidi grassi polinsaturi" antiossidanti, 'spazzini' della ruggine che corrode la salute. Infine, "non dimentichiamo mai la frutta e la verdura, che possono essere utilizzate anche per depurarsi a cena dopo un pranzo troppo abbondante, o all'indomani di una cena fuori regola".

Un altro trucco per limitare i danni, infatti, è interrompere la "tre giorni" non-stop che impone la cena del 24, il pranzo di Natale e la tavola degli avanzi a Santo Stefano. "E' buona norma intervallare con un pasto a base di frutta e verdura" e comunque "in ogni caso, mai saltare del tutto pranzo o cena. Il ciclo fame-sazietà va sempre rispettato".

(da TGCOM.IT )
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