LUOMOEROTICO LUOMOEROTICO è un progetto multimediale che consiste in: - un sito web: [URL=http://www.luomoerotico.com ]www.luomoerotico.com [/URL] - una pagina di Facebook: [URL=http://www.facebook.com/luomoerotico ]www.facebook.com/luomoerotico [/URL] - un tag di Instagram: [URL=http://www.gramfeed.com/instagram/tags#luomoerotico]#luomoerotico[/URL] - un canale di YouTube: [URL=http://www.youtube.com/user/niko74m]http://www.youtube.com/user/niko74mi[/URL] [CENTER][IMG]http://img26.imageshack.us/img26/8738/maxjablonskybyphotograp.jpg[/IMG] [/CENTER] [CENTER][DIM=13pt]Vuoi farne parte? Scrivi qui: [EMAIL]info@luomoerotico.com[/EMAIL][/DIM][/CENTER]

Matrimoni tra Gay: favorevoli o contrari?

  • Messaggi
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 04/10/2008 00:13
    dite la vostra su nozze e genitorialità omosex...

    Sempre più Paesi riconoscono ai gay, non solo la possibilità di far registrare e tutelare la propria convivenza, ma anche il diritto di unirsi in matrimonio civile con la persona amata e di poter diventare genitori a tutti gli effetti tramite adozione o fecondazione.
    Tra questi Spagna -- dove il Parlamento nel 2005 ha dato via libera all'apertura di matrimonio, adozioni e fecondazione alle coppie dello stesso sesso -- California -- dove adozioni e fecondazione omosex sono realtà già da tempo e la Corte Suprema questo maggio ha dichiarato discriminatoria, incostituzionale, la legge che definiva il matrimonio come unione per forza tra un uomo e una donna -- e Norvegia -- dove il Parlamento ha approvato nei mesi scorsi una legge che ha cancellato il divieto per gli omosessuali di unirsi in matrimonio, adottare e accedere alla fecondazione.

    Che ne pensate?
    Personalmente sono molto favorevole, trovo che sia un atto di eguaglianza, di civiltà, eliminare barriere di questo tipo alla piena realizzazione delle persone. La sessualità è un qualcosa di intimo, privato, che non può e non deve a mio avviso comportare minori libertà... minori possibilità di scelta. Siamo nel 21° secolo oramai dovremmo avere ben presente che siamo tutti cittadini alla pari; non capisco perchè fissarsi sul colore della pelle, sul sesso, o sull'orientamento sessuale,... e su quella base decretare che una parte di cittadini può permettersi alcune cose e un'altra no.

    >>>
    [Modificato da (johndoe) 04/10/2008 00:42]
  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 04/10/2008 07:51
    Sinceramente non sono sicuro nè di essere a favore nè di essere contrario. Sicuramente penso sia indispensabile riconoscere alle coppie gay quei diritti elementari che sono di ogni altra coppia. Il modo con cui si ottiene questo non è fondamentale per me, mi interessa il risultato non la forma. Inoltre non vorrei che il "matrimonio gay" diventasse una specie di bandiera ideologica da sventolare per ottenere consenso ma poi alla fine irrealizzabile in un contesto sociale come il nostro. [SM=g8422]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 04/10/2008 20:34

    Niko...
    Io credo che tra i diritti elementari che sarebbe giusto garantire a tutti a prescindere da sesso e condizioni personali vi sia anche il diritto al pieno rispetto da parte della collettività, a essere riconosciuti di fronte alla legge e alla società non più persone e coppie di serie b ma persone e coppie allo stesso livello di qualsiasi altra. Penso che anche tu sia d'accordo [in fondo è quello che dice anche l'articolo 3 della nostra Costituzione]. E quale provvedimento potrebbe realizzare ciò se non l'eliminazione di ogni distinzione, anche a livello di 'forma', tra coppie di sesso diverso e coppie dello stesso sesso?
    Il risultato, infatti, secondo me non può prescindere dal tipo di riconoscimento 'formale' che lo finalmente dà alle minoranze oggetto di discriminazione; altrimenti a pensarci bene ne scaturirebbero conseguenze logiche a dir poco bizzarre... dovremmo ad esempio dedurre che una ipotetica situazione in cui, al posto di garantire il diritto di unirsi in matrimonio con la persona amata a tutti prescindendo dalla razza, il matrimonio venisse riservato ai bianchi e i neri venissero limitati in una 'unione registrata' sarebbe una situazione perfettamente accettabile, degna di un Paese civile... per niente razzista e che non alimenta affatto pregiudizi razziali.

    Sinceramente io poi credo che non ci sia niente di veramente irrealizzabile... nemmeno il matrimonio tra gay in un Paese come il nostro; a convincermi di questo, anche le parole di semi-incredulità che hanno detto diversi gay e diverse lesbiche canadesi, spagnole e a volte anche statunitensi all'indomani della legalizzazione dei matrimoni dello stesso sesso nel loro Paese... legalizzazione per la quale -complimenti a loro [SM=g8431]- si sono battuti a lungo con le unghie e con i denti senza mai accontentarsi dei contentini vari.

  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 04/10/2008 22:48
    Guarda forse hai ragione ma non credo che una legge possa far cambiare idea alle persone. Non penso che ottenuto il matrimonio tutti coloro che prima non ci accettavano di colpo inizieranno a farlo. In Spagna non è sparita l'omofobia. Inoltre quello che ha fatto Zapatero è qualcosa che è in linea con la tradizione comunista cioè rendere tutti uguali davanti allo Stato, anche se uguali non siamo perchè se i sentimenti solo universali le dinamiche di coppia no, per fortuna. Una coppia etero non può essere accomunata ad una gay se non nei sentimenti. Quindi per questo tipo di riforme che sono radicali (spersonalizzare i contraenti il matriomonio per soddisfare le nostre esigenze - pur legittime - è davvero questo) serve almeno il consenso della maggior parte della popolazione e in Italia credo questo non sia ancora possibile. [SM=g10342]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 05/10/2008 03:27
    Niko...
    Una legge può sì cambiare le menti delle persone: può spingere a riflettere, a dibattere, a confrontarsi... e dove c'è maggior riflessione, dibattito, confronto, c'è spesso evoluzione.
    Inoltre, il non essere più umiliati pubblicamente dalle autorità statali in quanto indegni del matrimonio è un qualcosa che costituisce in sè per sè la fine dell'incitamento al pregiudizio anti-gay da parte dello Stato (il che con l'andar del tempo non può che portare a meno pregiudizio omofobico presente nella società).
    Non so quale sia precisamente la situazione sociale in Spagna, ma di una cosa sono sicuro: per la prima volta nella Storia, in pochi anni la gente spagnola si è trovata di fronte a gay fieri di sè che si sono messi a esigere pieno riconoscimento in quanto persone esattamente allo stesso livello di tutte le altre, al fatto che le autorità statali (governo e parlamento) hanno dato loro ragione (il che non mi sembra un qualcosa che non fa riflettere) e al fatto che ogni politico che si esprimeva in maniera diversa (vedi il partito popolare) è stato man mano costretto ad abbandonare la linea dell'opposizione tout cour a qualsiasi tipo di riconoscimento per le coppie omosex, e conviventi in generale... quindi a rinnegare, screditare pubblicamente, quella propaganda anti-coppie gay e anti-coppie conviventi in generale portata avanti fino a poco tempo prima.

    La riforma matrimoniale attuata in Spagna non mi sembra, poi, affatto comunista... nè di carattere radicale, nè spersonalizzante. E' una riforma che semplicemente, banalmente, riconosce il fatto che la differenza di orientamento sessuale non costituisce motivo ragionevole, razionale, per impedire a una parte di cittadini di esercitare il loro diritto di unirsi in matrimonio la persona amata, per adottare, ecc... e perciò adegua il linguaggio delle norme in materia di nozze e genitorialità per renderle non più escludenti ma finalmente applicabili a coppie di qualsiasi composizione sessuale. Non è un caso che questo tipo di riforma è sempre più sostenuto anche da persone di centro-destra quindi di schieramento conservatore, che tiene alla moderazione e alla tradizione: il Sindaco di New York Michael Bloomberg (Partito Repubblicano) è dichiaratamente a favore; quasi tutti i partiti del centrodestra svedese sono favorevoli; la maggioranza dei giudici supremi che in California hanno dichiarato incostituzionale impedire alle coppie dello stesso sesso di unirsi in matrimonio sono in quota al Partito Repubblicano; e così via.

    Riguardo il consenso della maggior parte della popolazione... io lo vedo come auspicabile; così si può arrivare entro breve ad approvare una legge come quella approvata in Spagna, Olanda, Belgio, e recentemente Norvegia.
    Non lo vedo necesario perchè il fatto che sono gay non mi rende affatto in dovere di chiedere il permesso nè ai miei vicini di casa nè tantomeno ai restanti 59 milioni di italiani per sposarmi... quindi anche se si arrivasse ai matrimoni tra gay tramite sentenza (come accaduto negli States e in Canada) non ci vedrei nulla di male.


  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 05/10/2008 20:31
    I tuoi discorsi sono molto belli e molto teorici. Sarebbe un mondo perfetto se fatta una legge le cose si sistemassero come per magia per noi gay. Purtroppo non è così.
    Se si facesse in Italia un referendum pro o contro i matrimoni gay non avremmo possibilità di vittoria perchè la gente comune non li vuole perchè spesso non li capisce. Questo non significa che i politici non debbano essere lungimiranti e cercare di guidare i consensi ma per queste tematiche sensibili occorre andare con molta cautela. Prendere una bandiera e sventolarla in faccia a chi non la pensa come noi non porta a nulla. Bisogna essere pragmatici e freddi.
    I gay in Italia hanno sempre goduto di ottima reputazione tanto che nella nostra storia non c'è mai stato un "reato di omosessualità" come invece è accaduto in altri paesi europei. Questo non significa che non si debba combattere contro l'omofobia, ma gridare sempre al lupo al lupo poi so rischia di rimanere soli ed isolati. Cerchiamo di fare un passo alla volta, no? [SM=g8422]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 01:11
    Niko...
    Secondo me essere pragmatici, freddi e fare 'un passo alla volta' forse non è proprio la risposta. E' proprio perchè in questi anni noi gay italiani siamo stati attenti ad essere pragmatici, talvolta freddi, e sempre disposti a omettere o rinnegare molte delle cose che vorremmo (dall'adozione al matrimonio vero e proprio alla fecondazione) che adesso nel 2008 siamo a questo disastroso punto. Se noi dieci anni fa partivamo richiedendo tutti quanti matrimonio civile, adozioni di bambini, fecondazione, riconoscimento delle coppie di fatto, legge anti-omofobia... a questo punto probabilmente il mondo politico e dell'informazione non tratterebbe il PaCS (il PaCS, non proposte o propostine sui diritti individuali tipo di.co. o di.do.re.) come un qualcosa di estremo, o avanguardista, o talmente futuristico da essere credibilmente spacciato come 'deriva'... al contrario, ora sarebbe tratatto come un ragionevole punto di compromesso tra laici e cattolici, tra progressisti e conservatori; la Bindi e Brunetta insomma al posto di proporre la 'soluzione' dei diritti individuali di persone facenti parte di situazioni di fatto sarebbero qui a dire quello che oggi ahinoi dice la radicale Emma Bonino, e cioè 'matrimonio no pacs sì'.
    Una volta mi ricordo di aver letto la storia del movimento lgbt spagnolo dal 1990 a oggi... una delle cose che mi ha colpito di più è che ho letto che proprio finchè nei primi anni si limitavano a chiedere loro per primi compromessi al ribasso (vedi legislazione sulle coppie di fatto) nessuno li filava, o cmq qualcuno sì gli dava retta ma risultati praticamente zero... quando invece hanno provato a cambiare strada e quindi hanno cominciato a esigere non solo la regolamentazione delle coppie di fatto ma anche, e per molti versi soprattutto, la legalizzazione del vero e proprio matrimonio tra omosessuali, dell'adozione di bambini, ecc... allora mano mano il livello di discussione mediatico-politico si è elevato e moltissimi conservatori anti-gay sono stati mano mano spinti ad abbandonare la loro opposizione intransigente al riconoscimento delle coppie gay, e di fatto in generale, per apparire meno 'signori no', più pragmatici, ragionevoli, più presentabili come 'moderati'. Alla fine si è arrivati al punto che tutti sappiamo... con tra l'altro un'opinione pubblica che secondo tutti i sondaggi è favorevole sia ai matrimoni tra omosessuali sia alle adozioni da parte di coppie omosex.

    Non credo sia tanto uno sventolare in faccia bandiere o gridare al lupo al lupo... credo sia più una questione di essere considerati e trattati da persone allo stesso livello di tutte le altre... in altre parole, esigere la fine della discriminazione anti-gay dalle norme che regolano la vita di questo Paese, quindi anche dalle norme sul matrimonio, discriminazione anti-gay che c'è a prescindere da se in passato l'omosessualità è stata criminalizzata o tollerata, o altro. Non credo nemmeno io, poi, che l'omofobia possa scomparire 'per magia', nemmeno con una legge sui matrimoni omosex; penso, invece, che una legge di quel tipo possa dare un fortissimo contributo, e sia essa stessa il segno che nella collettività le cose stanno cambiando.

    Se quello che scrivo è molto teorico o al contrario molto pratico non te lo so dire... so solo che io -gay- merito il matrimonio, e la strada più breve o quantomeno più efficace per ottenerlo consiste nell'... ehm... esigere il matrimonio. Ora, non fra cent'anni. Il cambiamento lo si crea... e a tutti i costi... non lo si attende sperando che all'improvviso, tra xxxx decenni passati a disquisire di vecchiette che si assistono in ospedale, qualcuno si degni di ipotizzare tra le sue mura di casa la possibilità che anche in Italia i gay siano abilitati a unirsi in matrimonio con la persona amata.

    [SM=g8422]


  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 09:58
    Non mi hai risposto sul esito di un eventuale referendum in Italia pro o contro i matrimoni gay. Se l'esito di questo può essere scontato immagina quello di un eventuale sul concedere a noi gay il diritto di adottare bambini...
    Tu hai ragione sullo sparare alto per poi raggiungere un compromesso accettabile, ma se cominciamo a farlo adesso e cioè chiedere tutto e subito forse tra 20 anni avremo una versione light dei di.do.re ...
    Dobbiamo vivere oggi e sfruttare adesso ciò che la politica ci può offrire. Io non mi sento un cittadino di serie B perchè sono gay e non mi posso sposare. Non mi aspetto nemmeno che sia lo Stato a sancire con qualche legge che io non lo sono ufficilamente. A me non serve il permesso o il bollino di nessuno per vivere la mia vita come voglio.
    L'omofobia non si combatte solo con le leggi, ma partendo dal basso e dall'origine e cioè dalla scuola. Occorre spiegare ai ragazzi che l'essere gay non è una colpa, non è un disonore, non è un peccato.
    Solo così potremmo sconfiggere culturalmente chi ci discrimina. [SM=g8431]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 16:38
    Dunque...
    L'ipotesi referendum pro/contro nozze o genitorialità omosex qui in Italia la vedo come una cosa impossibile, irreale, perchè nel nostro Paese il referendum penso sia ammesso solo e unicamente a scopo abrogativo (cioè mirante a cancellare parzialmente o totalmente una qualche riga dalle nostre leggi) o in caso di cambiamenti alla Costituzione che vengano approvati a maggioranza non qualificata dal Parlamento... non allo scopo di proporre un qualcosa (come ad esempio la sostituzione dell'espressione "il marito e la moglie" con " gli sposi"), non allo scopo di proporre l'inserimento di nuovi divieti.
    I cittadini italiani possono elaborare e proporre progetti di legge all'attenzione del Parlamento, il quale può accettarli, rifiutarli o tranquillamente ignorarli... ma niente più.

    Io non credo che se ora cominciamo ad esigere molto il risultato sarà che tra vent'anni potremo al massimo ottenere la versione light del progetto di.do.re. ... sarebbe un qualcosa in contrasto con tutto ciò che è avvenuto nel resto del mondo occidentale, e con il fatto che il progetto di.do.re., come lo era il progetto di.co., è un qualcosa di light che più light non si può. Al contrario, secondo me occorre considerare il fatto che, se accettiamo il progetto di.do.re., ad ogni furura richiesta che i gruppi omosex avanzeranno ci potranno rispondere (e lo faranno per molto molto tempo) che la questione è ormai chiusa, in quanto 'già risolta' con il 'compromesso storico' in materia tra laici e cattolici chiamato progetto di.co. o di.do.re.

    E' molto giusto quello che dici sul fatto che non ti senti persona di serie b solo perchè il tuo Paese ti discrimina... la penso così anch'io; proprio perchè non ci sentiamo, e non siamo, persone di serie b abbiamo il diritto di essere trattati come chiunque altro... anche in merito al matrimonio, ed è perciò sacrosanto che lo pretendiamo. Il pregiudizio omofobico lo si combatte, come dici tu, nelle scuole, nell'educazione, ecc io penso che lo si combatta anche con leggi che comunichino alla popolazione che lo Stato dà ragione ai gruppi gay (è una cosa che fa riflettere) in ogni caso, laddove si vada a parlare con la gente, con i ragazzi delle scuole, ecc, il miglior modo di essere credibili nel fargli comprendere che siamo persone come tutte le altre è il non tollerare noi per primi la discriminazione anti-omosessuale che ci colpisce: se noi per primi tolleriamo di essere trattati come se fossimo persone di serie b (persone indegne del matrimonio, ecc) non possiamo poi pensare di essere veramente credibili ai loro occhi, efficaci nel fargli comprendere il concetto di uguale dignità di gay ed eterosessuali.


  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 17:46
    Ti dirò che io non mi sento discriminato dalla Stato italiano... al massimo mi possono discriminare le persone ma non le istituzioni. Le donne erano discriminate dalla Stato quando non potevano votare. Ma noi gay possiamo esprire le nostre preferenze politiche. Siamo visibili anche pubblicamente. Siamo una lobby. [SM=g10342]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 17:56
    Niko...
    In Italia se sei etero puoi sposare la persona che ami e adottare bambini assieme ad essa, mentre se sei gay tutto ciò ti viene negato. Non ti sembra questa una (ingiusta) differenza di trattamento basata sull'orientamento sessuale?

  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 20:47
    Non mi sembra sia così umiliante per un gay non potersi sposare e adottare figli. Soprattutto quando si tratta di tutelare i minori occorre usare molta cautela perchè la paternità non è un diritto, ma una possibilità. Due gay possono al massimo adottare dei bambini perchè "fabbricarli" in laboratorio per soddisfare le voglie di qualche coppia no. Almeno questo è il mio pensiero. [SM=g8422]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2008 21:48
    Mah...
    Io trovo che essere considerati e trattati da indegni del matrimonio sia un qualcosa di molto rilevante e umiliante, invece. Non a caso gli omofobi insistono molto per negarci la nozze... evidentemente sanno bene che la legalizzazione delle nozze tra persone dello stesso sesso sarebbe un colpo mortale all'omofobia. In ogni caso, sia rilevante e umiliante oppure no, la libertà di sposarci è una libertà che ci viene (ingiustamente) negata... quindi mi sembra che siamo di fronte a una discriminazione.
    La paternità, certo, è una possibilità... il diritto a cui facevo riferimento era quello a candidarsi e essere presi in considerazione come tutti gli altri per l'adozione, il diritto a avere le stesse possibilità di crearsi un futuro affettivo-familiare rispetto a tutti gli altri quindi anche con dei bambini. Se due gay si mettono a 'fabbricare' un bimbo utilizzando le tecniche di procreazione artificiale (quindi una amica partoriente che mette a disposizione il suo grembo) vuol dire che utilizzano un metodo originale per fare quello che fanno moltissime altre coppie (dare la vita). Nel dare la vita, a meno di controindicazioni per la vita e/o la salute del nascituro, mi è difficile vedere qualcosa di male. [SM=x1617244]


    [Modificato da (johndoe) 06/10/2008 21:51]
  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 08/10/2008 10:36
    ...la situazione in California sulla quale pende il referendum contro i matrimoni gay...
    CALIFORNIA: BOOM DI MATRIMONI GAY
    Ma il referendum incombe, in vantaggio di poco l'abrogazione della legge

    di Emanuele Riccardi

    NEW YORK, 7 OTT - Oltre 11mila in tre mesi. In California e' record di matrimoni gay e lesbici, che potrebbero essere annullati tra poche settimane visto che i sondaggi danno leggermente in testa gli oppositori alle nozze omosessuali.

    Nel Golden State, il referendum sulle unioni tra persone dello stesso sesso e' diventato l'argomento centrale della campagna elettorale del 4 novembre, quando gli Stati Uniti sceglieranno un nuovo presidente, dato che la vittoria di Barack Obama, il candidato democratico, in California appare fuori dubbio.

    Nei primi tre mesi dopo che sono diventati legali, cioe' tra il 17 giugno e il 17 settembre, le coppie omosex che si sono sposate nel Golden State sono oltre 11mila. Una cifra complessiva superiore a quella dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in Massachusetts, l'altro Stato in cui sono autorizzati, ma da oltre 4 anni.

    Secondo il Williams Institute dell'Ucla, che studia gli orientamenti sessuali dei californiani, nel Golden State vivono 861mila cosiddetti Lgb (lesbiche, gay e bisessuali) e le coppie omosex conviventi sono 109mila circa, cioe' il 14% di quelle americane complessive. In California, le coppie omosex rappresentano lo 0,9% del totale. La capitale degli Lbg si conferma San Francisco, con una percentuale del 14%.

    In occasione delle presidenziali, l'attenzione dei californiani e' tutta rivolta verso la cosidetta Proposta numero 8, un referendum per mettere fuorilegge i matrimoni omosex.

    Sono state spese cifre impressionanti, sia dai promotori del referendum, sia dai fautori dei matrimoni gay e lesbici, appoggiati da star di Hollywood come Leonardo Di Caprio o Steven Spielberg.

    Ma gli ultimi sondaggi non sono favorevoli a chi difende i matrimoni tra coppie dello stesso sesso, e sono i giovani ad avere invertito la tendenza, molti hanno cambiato idea in questi ultimi giorni.

    Secondo la Cbs, la Proposta numero 8 ha l'appoggio del 47% degli elettori, mentre il 42% vorrebbe bocciarla. Essendoci un margine di errore del 3,6%, i due campi sono sostanzialmente in parita'. La Proposta numero 8 chiede che il matrimonio sia esclusivamente una unione tra un uomo e una donna. Ad appoggiarla e' soprattutto chi vive nelle aree centrali della California, i piu' religiosi, mentre i ''no'' provengono in maggioranza dalla Bay Area (l'area di San Francisco) e da Los Angeles.

    (da GAYNEWS.IT)
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    (johndoe)
    Post: 8
    Sesso: Maschile
    00 08/10/2008 20:45
    Secondo me non passa.
    Se passa pago una pizza a tutti [SM=g8464]

    Io penso che i sondaggi occorre sempre prenderli con le pinze: di volta in volta bisogna vedere da chi sono stati commissionati, chi li ha eseguiti e cercare di immaginarsi se dietro a un risultato o l'altro ci possa essere o meno la volontà di spronare certi elettori, certi donatori o certi attivisti ormai sicuri di vincere.
    In ogni caso... la Corte Suprema della California ha riconosciuto che il divieto anti-nozze gay del 2000 (che aveva proprio le stesse identiche parole di questa proposition) era in contrasto con le garanzie di libertà e eguaglianza della Costituzione statale; resuscitare un divieto del genere inserendolo pari pari nella Costituzione farebbe confliggere due parti della Costituzione stessa... quella in cui è riconosciuta a tutti libertà, eguaglianza e quella con il divieto. Che caos sarebbe, non ho parole. Certo che questi conservatori qua cercano proprio di far di tutto pur di negare il matrimonio ai gay... anche a discapito di logica e buon senso. [SM=g10342]


  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 11/10/2008 09:18
    ...un altro Stato americano legalizza i matrimoni gay...

    USA: ANCHE IL CONNECTICUT LEGALIZZA I MATRIMONI GAY

    (AGI) - New York, 10 ott. - Dopo Massachusetts e California il Connecticut e' il terzo Stato dell'Unione a legalizzare di fatto i matrimoni gay. Lo ha sancito la Corte Suprema che con una maggioranza di quattro a tre ha decretato che la costituzione dello stato non nega alle coppie omosessuali gli stessi diritti degli eterossesuali. "Secondo quanto previsto dalla legislazione di questo stato alle coppie dello stesso sesso non puo' essere negata la liberta' di sposarsi", ha spiegato il giudice Richard Palmer, secondo cui "anche se il diritto a sposarsi non e' citato esplicitamente nella nostra costituzione da lungo tempo e' ormai considerato (per prassi) un diritto civile basilare". (AGI)

    (da AGI.IT )
    [Modificato da niko74mi 11/10/2008 09:19]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 13/10/2008 20:05
    ...inchiesta sulle giovani coppie gay americane...
    STATI UNITI. COSA SPINGE I GAY A SPOSARSI?
    "Nella stragrande maggioranza dei casi in America le "coppie gay che scelgono di legalizzare la propria unione sono di origine europea"

    di Benoit Denizet-Lewis

    Tesoro, saremo anche sposati ma sappiamo ancora spassarcela, no?». Riprendendo fiato dal fitto chiacchiericcio degli ospiti stipati nel suo appartamento - una ventina di persone messe insieme per una serata improvvisata con sushi a profusione Joshua Janson, un giovane di 25 anni magro e dal volto da ragazzino, sorride a suo marito Benjamin McGuire, un coetaneo dal piglio decisamente più compassato. Mentre, intorno, la passione per l'alcol comune a gay ed etero contribuisce a scaldare l'atmosfera. Benjamin, elegantissimo nei suoi pantaloni di velluto verde, golf a rombi e camicia a righe, mi dice: «Una volta sposate, molte coppie etero cadono in una specie di letargo». Loro, invece, a tre anni dal matrimonio, si sentono ancora innamoratissimi. Praticamente «la dimostrazione fisica del fatto che gli opposti si attraggono». Joshua gli dà un bacio sulla guancia. «No, amore, questo accade soltanto ai tuoi genitori». Ma Benjamin non è convinto. «Accade a molte persone... Penso che...». Suo marito Joshua lo interrompe: «Io voglio bene ai tuoi genitori, ma mi spaventa pensare che se dovesse accaderti qualcosa, se tu finissi in ospedale, toccherebbe a tua madre prendere delle decisioni». Poi, mi guarda con una smorfia diabolica. »Che ci provasse! Le direi: "Donna, allontanati dal mio uomo!". Ho 24 anni, sto con Ben da tanto tempo e siamo sposati da tre anni. Penso di essermi guadagnato il diritto - la responsabilità - che deriva da questo». Benjamin ridacchia e osserva: «Hai 25 anni, non 24». «Oh, signore», dice Joshua, con lo sguardo di chi ha appena ricevuto un colpo inaspettato. «Continuo a dimenticarmi di avere 25 anni. Forse mi sto disperatamente aggrappando alla mia giovinezza...». Afferra il braccio di Ben. «Tesoro, sono così banale?». Benjamin scuote la testa. «Quando a 22 anni ti sposi con un uomo, non puoi essere banale».

    Sette anni fa, quando si conobbero, avevano fatto coming out solo di recente, e di certo non pensavano a sposarsi. Benjamin, matricola alla Brown University, si era accorto di essere attratto dagli uomini durante l'ultimo anno di liceo, ma all'università aveva cercato di togliersi quest'idea dalla testa. Flirtava con le studentesse e si faceva grandi bevute insieme ai suoi amici etero. Fino a quando "uscire allo scoperto" non cominciò a sembrargli inevitabile.

    Anche Joshua, all'epoca matricola al Curry College, aveva ammesso di essere gay solo di recente. Ma, a differenza di Benjamin, da tempo aveva rapporti sessuali con ragazzi.

    Al liceo era un tipo socievole, apprezzato e protetto dalle ragazze più popolari della scuola. E, anche se molti stu denti sospettavano che fosse gay, lui sostiene di essere stato «l'ultimo a capire» le proprie tendenze. Probabilmente, il fatto di trascorrere ogni sera una o due ore nelle chatroom gay di America on line e di incontrarsi clandestina lui. Tant'è che, prima della fine del liceo, Joshua aveva già superato il rifiuto nei confronti della propria omosessualità. Durante il primo anno di college però - quando lui e Benjamin iniziarono a flirtare - non aveva alcuna intenzione di lanciarsi in una storia seria.

    «Le prime volte che stavo con Ben pensavo: " stato divertente: adesso vado in in locale gay a cercare qualcuno con cui farlo di nuovo!"», racconta oggi. «lo invece», ricorda Benjamin, «pensavo: "Abbiamo fatto sesso, quindi forse stiamo insieme"».

    Nel maggio del 2004, quando Benjamin si diplomava e lo Stato del Massachusetts iniziava a rilasciare licenze di matrimonio alle coppie omosessuali (attualmente Vermont, Connecticut, New Hampshire e New Jersey hanno legalizzato le unioni civili tra le coppie dello stesso sesso, mentre Maine, Hawaii, Oregon, Washington, California e il Distretto di Columbia ammettono le "partnership domestiche"), Joshua e Benjamin avevano già una storia "seria".

    Il matrimonio «ci è parso come una scelta ovvia», dice Benjamin. «Sarebbe stato sciocco non sposarsi abitando nell'unico Stato dov'era possibile farlo». Le famiglie di Joshua e Benjamin li hanno sostenuti. «I miei genitori non avevano problemi che io sposassi un ragazzo», dice Benjamin. «L'unica loro domanda è stata: "Non sei un po' troppo giovane?". Sono cresciuto nella convinzione che essere gay e vivere un rapporto duraturo fosse una contraddizione in termini. Ho iniziato il liceo nel 1989, un'epoca in cui gli adolescenti gay ancora non si presentavano al ballo di fine anno accompagnati dal proprio fidanzato. Se avessi avuto la fortuna di trovare l'amore, mi dicevo, avrei fatto bene a tenermelo ben stretto. Una parte di me ci ha provato, mentre un'altra parte - la parte maggiore, temo – si sarebbe stabilita in pianta stabile nel mio locale gay preferito. E non ero l'unico. Ovunque volgessi lo sguardo vedevo uomini gay sulla ventina - o nel caso non avessero fatto coming out prima, sulla trentina, quarantina o cinquantina - decisi a evitare delle relazioni serie e optare piuttosto per le emozioni che le comunità urbane apertamente gay e sessualizzate sembravano promettere. Naturalmente c'era un motivo per cui così tanti omosessuali della mia età, o più grandi, sembravano abbandonarsi a uno stato di protratta adolescenza: mentre i nostri coetanei etero hanno avuto al liceo le prime esperienze di amore e sesso, molti di noi sono cresciuti nella paura, vivendo clandestinamente la propria condizione».

    «Nell'adolescenza, raramente i nostri sentimenti venivano accettati da famiglia e comunità», spiega Alan Downs, autore di La rabbia di velluto: come superare il dolore di crescere gay in un mondo di etero, «spesso poi, quando riuscivamo a esprimere la nostra sessualità, si trattava di un'esperienza segnata da segretezza e manipolazione, o da una vergogna debilitante. Non c'è da stupirsi, allora, se raggiunta la ventina molti di noi si siano dedicati con determinazione al recupero del tempo perduto. E se alcuni abbiano anche esagerato».

    «Gli omosessuali di oggi», afferma Jeffrey Chernin, psicoterapeuta di Los Angeles e autore di Avvicinarsi: guida all’intimità e ai rapporti per uomini gay, «crescono in circostanze diverse rispetto alla generazione che ha forgiato la moderna cultura gay in questo Paese. L'adolescenza può ancora essere un periodo difficile, ma i ragazzi gay oggi fanno coming out prima, e sempre più spesso vivono apertamente la propria sessualità. Molti di loro non si considerano molto diversi dai coetanei etero, e spesso desiderano ciò che per tanto tempo è stato esclusivo appannaggio della cultura americana tradizionale: la possibilità di farsi una famiglia».

    Drammi della gelosia

    Ma cosa è stato a spingere la prima generazione di giovani gay a sposarsi? E. in assenza di un modello a cui ispirarsi, come hanno scelto di impostare le proprie unioni?

    Curioso di scoprirlo, ho frequentato per un paio di mesi alcune giovani coppie di gay sposati o fidanzati tutti bianchi e con un titolo di studi universitario (da una ricerca condotta nel 2008 sulle coppie gay e lesbiche di Vermont, California e Massachusetts - tre Stati che offrono ai gay un qualche riconoscimento legale - è emerso che nella stragrande maggioranza dei casi in America le "coppie gay che scelgono di legalizzare la propria unione sono di origine europea"). E, nonostante in Massachusetts tra le coppie dello stesso sesso sposate e di età inferiore ai trenta anni le lesbiche sono il doppio degli uomini gay, ho scelto di concentrarmi su questi ultimi. Spesso, infatti, le dinamiche dei rapporti tra lesbiche e tra gay sono diverse: "Le donne, sia omosessuali che etero, tendono a voler mettere su casa molto prima degli uomini», afferma Dan Savage, Vassili e Marc. 24 anni entrambi. hanno da poco ritirato la loro licenza di matrimonio al municipio di Boston.

    (da GAYNEWS.IT )
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 17/10/2008 17:31
    ...la posizione ufficiale delle Chiesa del Connecticut sulla legalizzazione dei matrimoni gay...
    USA: vescovi del Connecticut condannano la sentenza che legalizza i matrimoni omosessuali

    Un esempio “deplorevole di attivismo giudiziario”. Con queste parole i vescovi del Connecticut hanno espresso la loro ferma riprovazione per la decisione della Corte Suprema dello Stato di ammettere i matrimoni omosessuali. La sentenza è stata emessa il 10 ottobre, con quattro voti favorevoli e tre contrari e dà ragione ad un gruppo di coppie omosessuali che nel 2004 si erano rivolte a un tribunale dopo che era stata loro rifiutata la licenza di matrimonio. L’attuale legislazione del Connecticut ammette solo le unioni civili, mentre vieta i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Secondo il tribunale di massima istanza dello Stato, tuttavia, tale divieto “calpesta un diritto fondamentale e costituisce una discriminazione”. “L’essenza del matrimonio - afferma il dispositivo della sentenza ripresa dall'agenzia Cns - è una relazione affettiva tra due adulti e la sola ragione per cui il matrimonio è stato sinora limitato a un uomo e una donna è la disapprovazione morale della società o l’avversione irrazionale contro le persone gay”. Per i vescovi del Connecticut, la decisione è una palese forzatura che contrasta con il diritto, ma anche con il sentire comune. “La Corte – affermano i presuli in una nota - ha deciso di ignorare il giudizio dei rappresentanti eletti, la volontà popolare e tradizioni sociali e religiose plurimillenarie, imponendo un esperimento sociale sulla pelle del popolo del nostro Stato. La Corte Suprema - prosegue la nota - sembra avere dimenticato che i tribunali sono chiamati ad interpretare le leggi, mentre spetta al legislatore farle. La sentenza – concludono quindi i vescovi - crea un inevitabile conflitto tra le persone di fede, la legge naturale e l’autorità dello Stato”. (L.Z.)

    (da RADIOVATICANA.ORG )
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 22/10/2008 23:15
    ...Biden contro il referendum anti-matrimonio gay della California...

    Il vice di Obama: non voterei contro i matrimoni gay

    Martedi' 21 ottobre 2008
    Il candidato vicepresidente democratico alla Presidenza degli Stati Uniti ribadisce il suo no alla Proposition 8, il referendum che vuole abolire la legge sui matrimoni gay in California. Joe Biden, ospite del programma televisivo Ellen, condotto da Ellen DeGeneres, recentemente sposatasi con l’attrice Portia De Rossi, si è innanzitutto congratulato con la presentatrice fresca di nozze e ha poi detto: «Se vivessi in California voterei chiaramente contro la Prop.8». Biden correrà, fra meno di due settimane, al fianco di Barak Obama per la conquista della Casa Bianca.


    Christian Poccia

    (da BABILONIAMAGAZINE.IT )

    [Modificato da niko74mi 22/10/2008 23:16]
    ______________________________________________________________________________________________________________
  • OFFLINE
    niko74mi
    Post: 25.888
    Città: MILANO
    Età: 49
    Sesso: Maschile
    00 26/10/2008 09:34
    ...anche la Apple si schiera a favore dei matrimoni gay in California...

    Matrimoni omosessuali, Apple dona 100mila dollari a sostegno

    Lo stato della California propone la sospensione della legge a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e Apple si schiera: donati 100mila dollari ad un'associazione che combatte la decisione dello stato americano.

    di Redazione
    ( 24-10-2008 )


    Apple aderisce all'iniziativa volta a contrastare il governo della California, che sta valutando l'opportunità di fermare la legge che concede il matrimonio tra persone dello stesso sesso. A rivelare la presa di posizione contro la cosiddetta Proposition 8, che porta Cupertino al centro dell'attenzione dei media su una questione sicuramente controversa e dibattuta, sono le "Hot News", il notiziario ufficiale di Cupertino.

    "Apple - si legge sul sito di Cupertino - si oppone pubblicamente alla Preposition 8 e versa 100mila dollari alla campagna "no on 8". Apple è stata tra le prime società californiane ad offrire uguali diritti e beneficio ai suoi dipendenti che hanno partner dello stesso sesso e crediamo fermamente che i diritti fondamentali delle persone, incluso il diritto di sposarsi, non dovrebbero essere influenzati dal loro orientamento sessuale. Apple vede questo come un problema di diritti civili piuttosto che una vicenda che riguarda la politica e in conseguenza di questo si pronuncia pubblicamente contro la Proposition 8".

    Apple non è la prima società delle Silicon Valley ad assumere una presa di posizione tanto diretta. Anche Google, benché non direttamente ma per via delle donazioni di Sergey Brin (100mila dollari) e Larry Page (40mila dollari) aveva contestato la Proposition 8.

    Apple lo scorso mese di maggio era stata votata dal periodico PlanetOut come la società più aperta alle tematiche e ai problemi dell'omosessualità
    .

    (da MCITYNET.IT )
    ______________________________________________________________________________________________________________
1