00 16/02/2012 20:52
L’amore può curare la depressione

Può l’amore guarire la depressione? Forse sì. Ma lo può fare grazie all’intervento di un ormone, l’ossitocina, che viene secreto quando ci si abbraccia, ci si tocca, ci si bacia… insomma quando si ha un contatto fisico piacevole con un’altra persona.

L’ormone, detto anche, e non a caso, “ormone dell’amore”, avrebbe dunque un ruolo nel rafforzare i legami sociali e nell’offrire una speranza ai chi soffre di depressione. Ecco quanto intende appurare uno studio che stanno conducendo i ricercatori americani dell’Università della California San Diego (UCSD), School of Medicine che ne dà notizia attraverso un comunicato.
«Nell'uomo, l’ossitocina viene rilasciata quando ci si abbraccia o si hanno altre esperienze piacevoli al tatto, e svolge un ruolo nel ciclo di risposta sessuale umana», spiega nel comunicato Kai MacDonald, professore di psichiatria alla UCSD.

L’ossitocina, secondo i ricercatori, può comportarsi da potente mediatore del comportamento sociale negli esseri umani. Agendo sulla ghiandola Amigdala si metterebbero in moto diversi e importanti stimoli emotivi, tra cui i segnali relativi al riconoscimento sociale, attraverso le espressioni non verbali. Insieme alle sensazioni tattili, anche l’occhio diviene il mediatore delle sensazioni e le emozioni legate ai sentimenti.
«Ecco perché l’ossitocina viene a volte chiamato “l'ormone dell'amore” – spiega MacDonald – Si dice che gli occhi sono lo specchio dell'anima... certamente sono la finestra del cervello emotivo. Sappiamo che la comunicazione a quattr’occhi, che è influenzata dall’ossitocina, è fondamentale per la comunicazione emotiva intima per tutti i tipi di emozioni: amore, paura, fiducia, ansia…».

Partendo dalla constatazione che l’ossitocina può aiutare i pazienti affetti da schizofrenia – come confermato da un precedente studio – il professor MacDonald, insieme al collega David Feifel – ha deciso di avviare questa nuova ricerca per esaminare il suo ruolo clinico nel trattamento della depressione.
Con i primi dati clinici in possesso si è potuto accertare come l’ossitocina può aiutare le donne con sintomi ansiosi.

«Studi dei livelli ematici e fattori genetici in pazienti depressi evidenziano la possibilità che questo ormone naturale potrebbe svolgere un ruolo nell’aiutare la depressione clinica – commenta MacDonald nel comunicato UCSD – In precedenza, gli studi su individui sani hanno dimostrato che dosi di ossitocina per via endonasale riducono l’attivazione dei circuiti cerebrali coinvolti nella paura, aumentando i livelli di contatto visivo, la fiducia e la generosità. E’ Interessante notare che le persone a cui è stata data l’ossitocina non riferiscono di sentirsi diversi, ma agiscono in modo diverso».

Potendo infine contare su una persona cara che possa dare e ricevere amore, vi è la possibilità che il paziente afflitto dalla depressione possa avvantaggiarsi dalla produzione naturale di ossitocina per mezzo di uno sguardo amorevole, un abbraccio, una carezza…
«Un abbraccio o un tocco che provoca un rilascio di questo ormone potrebbe in qualche modo modificare i segnali del cervello. Vogliamo vedere se possiamo sfruttare questa risposta per aiutare i pazienti che soffrono di depressione», conclude MacDonald.
Se allora vogliamo aiutare un nostro caro che soffre di depressione, proviamo a offrirgli un po’ di amore. Male di sicuro non fa, e chissà che invece non possa davvero sentirsi meglio.

(da LASTAMPA.IT )
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