La prima volta a 17 anni, "educazione sessuale a scuola"

ROMA - L'educazione sessuale nelle scuole: è il progetto che la Società italiana di medicina dell'adolescenza (Sima), presenterà all'interno del XV Congresso nazionale dell'associazione, che avrà inizio a Cosenza il 23 ottobre. "In Italia, l'età media del primo rapporto sessuale è 17 anni, mentre il 3% degli adolescenti ha la sua prima esperienza a 12 anni", afferma il professor Vincenzo De Sanctis, direttore Uoc di Pediatria e Adolescentologia all'arcispedale S.Anna di Ferrara, che lancia l'allarme e chiede a gran voce l'inserimento dell'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole. "Purtroppo- spiega De Sanctis- la realtà italiana è frammentaria. Non esistendo una normativa che inserisce questo tipo di didattica nelle scuole, l'educazione sessuale è lasciata all'iniziativa di quei dirigenti scolastici e di quelle scuole che sono più sensibili o che hanno più fondi per autofinanziare questo tipo di attività". Eppure, secondo il pediatra, "i ragazzi hanno molte domande da fare sul tema".

Educare alla sessualità è anche educare alla salute. Dalle gravidanze alle malattie trasmissibile attraverso i rapporti sessuali, le informazioni da dare ai giovani sono tante.

"L'uso del preservativo- commenta De Sanctis- è la cosa più immediata da dire, ma non è la sola. Gli adulti molto spesso si vergognano perché sono impreparati e allora non parlano con i propri figli, ma è importante far capire quante e quali malattie è possibile contrarre con l'attività sessuale scorretta. Va bene, ad esempio, il vaccino contro il papilloma virus, ma bisogna inserirlo in un contesto di educazione alla salute ben più ampio, distinguendo il tipo di approccio in base all'età".

L'esperienza del professor De Sanctis si forma proprio nelle scuole medie e superiori nelle quali ha insegnato educazione sessuale, ma lo stesso appare sconfortato dalle risposte dategli dai dirigenti scolastici. "E' difficile- conclude- proporre quest'esperienza didattica. In molti casi mi è stato detto, a chiare lettere, che ci sono tante cose da insegnare e troppo poco tempo per farlo. Non c'è spazio anche per l'educazione sessuale".

(da DIRE.IT )