ITALIA CONDANNATA PER RIFIUTI

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niko74mi
00venerdì 11 aprile 2008 11:24
La Corte di giustizia europea ha condannato la gestione dei rifiuti. Alla Corte si era rivolta la Commissione, che si è riferita alle inadempienze nei confronti della direttiva europea sulle discariche, 1999/31, e decreti attuativi varati nel 2003 e nel 2005. In sostanza, l'Italia applica alle discariche nuove, il trattamento, più favorevole, previsto per le discariche preesistenti, al contrario di quanto previsto dalla direttiva. Anche per i rifiuti pericolosi, le regole transitorie previste non sono state applicate alle discariche preesistenti mentre sono state applicate solo per quelle nuove, sempre in contrasto con la normativa comunitaria. La direttiva europea definisce le nozioni di rifiuti e di discariche (che suddivide in tre categorie: le discariche per rifiuti pericolosi, per rifiuti non pericolosi nonché per rifiuti inerti) e prevede che gli Stati membri elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili, stabilisce regole riguardanti i costi dello smaltimento dei rifiuti, prevede la procedura di autorizzazione di nuove discariche e sottopone quelle preesistenti a misure particolari. I decreti attuativi sono stati approvati nel 2003 e nel 2005. Certo, non con particolare solerzia, e ancora meno sono stati osservati da chi avrebbe dovuto, cioè dai responsabili dei poteri locali. Tre giorni fa l’Ocse ci ha collocato all’ultimo posto per produttività; due giorni fa l’Fmi ha ratificato la crescita vicina allo zero per il 2008 e il 2009; il debito pubblici torna a salire. Senza una vera svolta e senza l’impegno di tutti, la risalita sarà impossibile.

(da GRRG.it)
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