Benessere animale, anche Fido va dallo psicologo
Sono simili a noi per carattere, per aspetto fisico ma – purtroppo – anche per nevrosi. Queste le conlcusioni dello psichiatra Steven Hamilton, docente all’università della California di San Francisco, il quale ha pensato di studiare meglio il comportamento dei nostri amici a 4 zampe, per arrivare a capire come funzionano le malattie degli uomini.
Cane e uomo, infatti si assomigliano a livello genetico tanto che è possibile trovare le stesse malattie, come la narcolessia, caratteristica dei dobermann, o disturbi ossessivo-compulsivi, riscontrati per esempio nei bull terrier, pastori tedeschi, danesi e golden retriever, che a volte si mordono fianchi e zampe o inseguono ossessivamente la loro stessa coda.
Sarà forse che i nostri amici animali vivono quasi sempre in modo non naturale: basti pensare che in natura il cavallo resta per il 60-70% del proprio tempo al pascolo mentre, con la vita nelle scuderie, questo periodo si riduce al 10%. Sembra, inoltre, che il 40% dei 77 milioni di cani statunitensi soffrano di un generico “disturbo comportamentale”.
La conseguenza è stata quella di alimentare un marketing per gli psicofarmaci, che coinvolge ormai anche gli animali domestici a cui vengono spesso somministrate medicine “umane” e usati come modello per studiare i disordini psichiatrici. Un consiglio per chi riscontrasse dei problemi comportamentali nel propio cane o gatto? Prima di dargli un qualsiasi psicofarmaco, rivolgetevi all’Ambulatorio Comportamentale di Milano, le cui visite sono condotte dai medici veterinari specializzati in Etologia Applicata e Benessere degli Animali d’Affezione.
(da
LEIWEB.IT )