Nevada, arrivano bordelli per donne
Entro un mese potrebbero sorgere in Nevada le prime case di tolleranza legali degli Stati Uniti, destinati esclusivamentwe alla clientela femminile o gay. Lo ha annunciato un proprietario di un bordello. L'opportunità è offerta da una nuova legge dello Stato che prevede un programma di prevenzione delle malattie veneree anche per i maschi. Finora non potevano prostituirsi proprio per mancanza di alcun tipo di controllo medico.
"Il mondo è pronto - sostiene Bobbi Davis, proprietario del Shady Lady Ranch - perché le donne, e anche i gay, possano legalmente pagare per fare sesso. Tanto più che questa una nuova iniziativa farebbe bene agli affari, in questo momento di grave crisi". Finora gli uomini non potevano esercitare proprio perché per loro non era previsto alcun tipo di controllo medico, a differenza delle donne che da anni per legge sono chiamate a fare test accurati e ciclici. Oggi, però, questa nuova norma di fatto apre la strada alla legalizzazione della prostituzione maschile.
"Per più di venticinque anni - spiega George Flint, leader della lobby dei proprietari di bordelli del Nevada - nessuna prostituta autorizzata del nostro stato ha contratto il virus dell'Aids. Il mio lavoro è che la situazione rimanga tale". La prostituzione, nonostante sia ampiamente praticata, è proibita nelle aree urbane di Las Vegas e Rino. Invece, dal 1971, è stata legalizzata nelle contee più rurali. Così, a qualche ora di macchina dalle città, in mezzo al deserto, ci sono diverse case chiuse perfettamente legali.
(da
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