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Siamo davvero nell'era della "coppia liquida"?

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2008 23:10
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24/11/2008 23:10

Tendenze/ Cambia il rapporto uomo donna, siamo nell'era della coppia liquida

Di Monica Maggi

Mia madre me lo ripeteva in continuazione: ho amato solo tuo padre, in tutta la mia vita c’è stato solo lui”. Adesso le risponderei “bello sforzo: non hai avuto che lui accanto!”. Ed è questa la chiave di lettura dei nostri tempi, dell’evoluzione (o dell’involuzione) della coppia. È facile dire “ho amato solo un uomo” se si è chiuse in casa dalla mattina alla sera, se non si lavora fuori, se non si hanno occasioni sociali come palestre, circoli letterari, locali da ballo, se non si viaggia mai da sole ma sempre e solo con il proprio partner e i figli”. Il ritratto delle due coppie e delle due epoche si staglia netto e deciso. È Barbara Florenzano che lo dipinge, con ironia e molta saggezza. Lei è la psicoterapeuta che, insieme al collega Fabrizio Quattrini, ha condotto sugli schermi di Sky Vivo “Sex Therapy”, programma indirizzato alle coppie. Si parlava di sessualità, di tradimento, di trasgressioni. E proprio sulle trasgressioni la Florenzano non ha dubbi. “Di certo non ho scambisti in terapia, non ci vengono. Loro hanno un modo personale di affrontare il problema della coppia che si sfalda o che rischia di andare in crisi. Sicuramente, rispetto ad altre coppie, vivono un’esperienza in più che io non mi sento di condannare. Hanno le loro regole, e sono rigidissime, hanno il loro codice e i loro confini. Un’elasticità che nelle altre coppie non esiste”.

Allora il senso di possesso esiste ancora? Ed è come quello di una volta? “Nell’essere umano il senso di possesso è congenito. È la salvaguardia della specie e la spinta alla prosecuzione che ce lo impone. Poi, con il passare del tempo, si è sfumato ed è cambiato. Oggi non si puo’ dire “sei mio, sono tua” perché non ha senso. Noi siamo nel mondo e non apparteniamo alla persona” è la storia che deve essere nostra, la relazione che deve essere nelle nostre mani. Sempre che ci interessi la storia”. Allora non si chiama più senso di possesso? “No. Chiamiamolo confine della coppia, che dobbiamo stabilire noi. Inoltre il senso di possesso si evolve anche all’interno di fasce sociali: in una parola risente delle condizioni economiche, sociali, posizioni geografiche, estrazione culturale. Una coppia borghese ha un senso del possesso (o confine di coppia) diverso da una coppia di estrazione popolare o di una molto ricca. Tutto dipende dallo stile di vita che si conduce”.

I divorzi in aumento, le separazioni a volte traumatiche, tragedie famigliari sempre più frequenti: non sarà questo lo sfaldamento del senso di possesso a causare questi cambiamenti? “In maniera provocatoria dico sempre che i guai in una coppia sono cominciati perché ci siamo guardati in faccia. Che significa? Una volta c’erano ruoli e regole ben precise. Lei a casa. Lui fuori. Non si discuteva e questo era. Spesso si faceva l’amore al buio, senza contatto affettivo. I matrimoni erano combinati e tutto si reggeva su questa costruzione rigida e organizzata. Poi ci siamo guardati, ci siamo scelti, ci siamo piaciuti o non piaciuti. Ed è cominciato il cambiamento. Cos’è meglio? Non lo posso dire io. Sicuramente adesso si sta insieme perché c’è voglia di stare insieme”.

A grandi linee anche Tonino Cantelmi, psichiatra e presidente dell’Associazione Psicoterapeuti cattolici, condivide. Anche se la sua lettura della coppia attuale è più critica. E preoccupata. “Viviamo male il nostro rapporto di coppia perché facciamo sempre più ricorso a strutture-stampella: video porno, oggetti, trasgressioni varie. E invece non riusciamo più a coltivare il nostro “giardino segreto” che possiamo alimentare con pensieri e con desideri”. La vita di coppia pero’ è difficile: figli, lavoro, conti da pagare, distanze (anche materiali, pensiamo solo al traffico di una città) che esasperano e accorciano i tempi per stare insieme. “Rivalutiamo l’attesa, la voglia di stare insieme. Questo rende ancora più bello il momento dell’incontro. Certo, tutto questo costa fatica…ci va di farla?”

Un uomo che questo problema non se lo pone è il Califfo di fama nazionale. Franco Califano ha anche aperto da poco un blog da cui fornisce consigli e suggerimenti sulla vita a due. Con qualche variazione sul tema. Alcuni argomenti: “Chi ama troppo, ama male”, “Chi tradisce la sua donna tradisce la sua scelta”. Il blog è visitato, commentato. E lui, il Califfo, sull’amore la vede chiara e forte. “Le donne? Sono loro che comandano e fanno il cambiamento. Non si possono “possedere”. Sono libere, volubili, uniche, con la gonna sempre anche se portano i pantaloni. La libertà fa bene alla coppia, ma anche un pizzico di gelosia non guasta. I tempi sono cambiati, è vero, ma il nostro amoroso conflitto maschio-femmina non passerà mai di moda. Se sopporto il tradimento? A me le donne non m’hanno tradito mai. Le ho sempre rese felici…”

(da AFFARITALIANI.IT )
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