BOOM DI SESSO-DIPENDENTI IN ITALIA:
OGNI GIORNO 'SOS' DA 800 PERSONE C’è chi si cura perché non riesce a fare sesso e chi perché di sesso ne fa troppo. E’ la “sex addiction”, la “dipendenza da sesso” che ha colpito nomi celebri dello star system di Hollywood come Michael Douglas, Bill Murray, Kate Moss e il recentissimo David Duchovny (e di ieri la notizia della sua separazione dall'attrice Tea Leoni), e che anche nel nostro paese si sta velocemente diffondendo.
“Diva e Donna” ha incontrato chi questa particolare dipendenza la cura, il dott. Cesare Guerreschi, fondatore della Società Italiana di intervento delle malattie compulsive (Siipac): “Parliamo di “sexual addiction” – spiega a Marco Ronchetto che lo intervista – quando un individuo, uomo o donna, non è più in grado di controllare le proprie pulsioni sessuali”.
NUMERI RECORD - La malattia riguarda in Italia circa un milione e mezzo di casi e l’identikit è “Uomo (per il 70% dei casi), tra i trenta e i quarant’anni, sposato (oltre il 60%), appartenente alla classe medio-elevata, diplomato o laureato. In genere preferisce il rapporto con le prostitute, anche se, sebbene con poca frequenza, ne ha anche con la propria partner. Magari rimani in astinenza per cinque giorni e poi, nei restanti due, ne ha tra i cinque e i dieci”. Ed è in forte aumento: “nel 1995 avevamo cinque pazienti, ora duecento. Poi lo vediamo dalle telefonate per informazioni: : ne abbiamo ricevute anche ottocento in un solo giorno”.
SESSO SEMPRE - Per la cura bisogna rivolgersi a un gruppo di esperti: “Serve un’equipe multimodale – spiega Guerreschi – noi interveniamo nel campo sessuale, in quello psicologico, famigliare, lavorativo… E spesso anche sulle eventuali patologie correlate, perché spesso i sex addice ricercano i rapporti non protetti con tutti i rischi del caso”. A livello farmacologico “usiamo farmaci denominati “SSri” per abbassare il tono dell’umore. Spesso i pazienti hanno picchi di mania o sono depressi ed entrambi gli stadi li portano alla sexual addiction. I risultati sono ottimi: l’80% ne esce guarito”.L’eterna domanda: meglio fare troppo sesso o farne troppo poco?: “In ognuno di noi il grado di sessualità è differente. Se possibile fate sesso sempre, fatelo bene e con il partner giusto”.
(da LEGGONLINE.IT )
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