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Tutti nudi!

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2008 10:22
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18/07/2008 10:22

...mai fatto naturismo?

Nudismo, passione clandestina

Ecco dove è "ammesso"

Nudi e scontenti. Sempre più ghettizzato il popolo dei naturisti italiani subisce infatti l'ennesima sconfitta. 
Gli amanti della tintarella "nature" non potranno quest'anno accedere alla spiaggia della Bassana,  Lido di Dante, frazione di Ravenna, da ormai molti anni considerata la spiaggia dei nudisti per antonomasia. Mancano recinzioni, attrezzature e servizi igienici a norma. E così gli oltre 200 mila naturisti del Belpaese  saranno costretti a rinunciare ad una delle poche "oasi" dove spogliarsi in libertà.

E mentre in Cina cade l'ennesimo tabù e nasce la prima spiaggia per naturisti a Sanya, località alla moda sull'isola tropicale di Hainan, l'Italia rimane in Europa uno dei pochi Paesi dove ancora non è presente una legge che permetta di destinare alcune spiagge ai naturisti e il nudo in spiaggia può essere ancora considerato un delitto contro la moralità pubblica e il buoncostume. Lo sottolinea anche Antonio Scarpitti, presidente regionale dell'Uni, l'associzione dei naturisti italiani: "L'Italia è l'unico paese europeo a non aver ancora legalizzato il naturismo, perciò chi vuole praticarlo lo fa a proprio rischio e pericolo".

Fenomeno un tempo ristretto a ex hippies e "alternativi" squattrinati, che lo esercitavano in spiagge inaccessibili e inquinate, ora industria colossale, un business, che solo in America, frutta oltre 400 milioni di dollari all'anno. E che anche da noi ha preso sempre più piede. Soprattutto in estate quando, tra polemiche e scandali, il tema torna più attuale che mai.

In Europa è diventata una moda, in Italia è considerarata ancora una stravaganza da praticare in luoghi protetti dagli sguardi indiscreti. Tradotto: ci si può spogliare, basta farlo in luoghi riservati, dove nessuno possa offendere la sensibilità dell'altro.

Eppure prendere il sole in spiaggia o fare una passeggiata completamente nudi è una pratica piuttosto comune in tutto il mondo.
Una moda, o meglio uno stile di vita, sempre più diffusi, che prevede la ricerca di un'armonia completa con la natura e la nudità integrale come strumento di tale armonia e al fine di promuovere il rispetto di ciascuno nei confronti di se stesso, degli altri e dell'ambiente. Comune filosofia è l'accettare la nudità come una cosa buona e giusta, e non confonderla in nessun modo con la pornografia.

E mentre in Usa ci si dà da fare per offrire al popolo dei naturisti crociere esclusive e alberghi di lusso, e il movimento naturista annovera oltre 800 strutture nel mondo, in Italia se ne contano solo 7, 8 con il Lido Dante a Ravenna. Le altre sono a due passi da Roma a Capocotta, il lido simbolo del nudo integrale, a Vico del Gargano (Foggia), sull'isola di Capo Rizzuto, a Dorgali (Nuoro), a Bolzano, sul Ticino nei pressi di Torino e in Liguria a Sassello in provincia di Savona, dove si può accedere a campeggi per nudisti.

E poi ci sono le spiagge dove il nudismo è "tollerato" come a Guvano nelle Cinque Terre, nel parco naturale di Rimigliano, sul lago di Burano a Capalbio, agli spiaggioni di Tellaro, tra Latte e Balzi Rossi a Ventimiglia e ancora sul Po al Ponte della Becca, alcune frequentate solo da omosessuali, altre ideali per tutta la famiglia.

In Sardegna, a parte rari casi, non esistono strutture ricettive specifiche, ma da Cala Fighera a sud, fino a Porto Ferro e Palau a nord, passando per Is Arenas e Dorgali, molte sono le tappe del turismo naturista, dove è possibile vivere il mare e la natura rimanendo comodamente nudi.

Spesso però gli stessi naturisti italiani preferiscono uscire dai confini del paese per trovare club e spiagge ma soprattutto un atteggiamento culturale più favorevole. Il problema infatti è che molti italiani associano ancora il nudismo al permissivismo, come se nei campi naturisti si facesse l'amore in pubblico!

E così la vita del nudista italiano si concentra sul passaparola, diventando una passione quasi clandestina, fatta di sentieri isolati e lunghe camminate a piedi, alla ricerca di luoghi appartati dove indossare la divisa adamitica. E dire che, ad ascoltare chi i vestiti proprio non li vuole indossare, i vantaggi sarebbero svariati. Una volta nudi, per dirne una, non si potrà vedere la differenza tra un manager e un operaio e non ci sarà modo di portare con sé telefonini e cercapersone. Niente tasche niente stress, insomma. E parità sociale. E nella pazza pazza America c'è anche chi, senza veli, va anche davanti all'altare per sposarsi. Le occasioni per mostrare il meglio di sé sono davvero infinite.

(da TGCOM.IT )

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