Ma proprio da una fonte imprevista, l’autorevole Financial Times, sempre ostile a Berlusconi nel quinquennio 2001-1006, pubblica sabato un editoriale intitolato “L’Italia fa bene a porre un freno ai suoi giudici”. L’articolo esamina il lodo Schifani e sottolinea come Spagna, Francia, Germania e la stessa Unione europea abbiano già “una qualche forma di immunità” in questo senso. Così come l'Italia aveva l'immunità parlamentare prima che fosse spazzata via dal ciclone di Tangentopoli: un periodo, scrive il quotidiano britannico, che ha aperto un quindicennio dove in Italia “i giudici hanno raggiunto un livello di potere unico in Occidente”, esercitando una sorta di “reggenza giudiziaria” sugli eletti dal popolo. Si tratta di un potere che, secondo l'Ft, è “a lungo andare, dannoso per la democrazia” e che costituisce tra l'altro “uno dei motivi per i quali gli italiani non hanno più fiducia nella magistratura”. L’articolo sembra scritto da Berlusconi.
Non basta. L’autorevole – che per la sinistra non sarà più tale – quotidiano britannico ammette che a volte si può abusare delle leggi sull'immunità, ma “lo scopo dell'immunità non è dare 'mano libera' agli eletti, bensì proteggere il diritto degli elettori di essere governati dalle persone che scelgono democraticamente”.
Quindi pone la domanda-chiave: “Le accuse contro Berlusconi nascono da una disinteressata richiesta di giustizia, oppure dal desiderio di una certa parte dell'elite italiana di rovesciare una scelta popolare che non gli piace?”. In questo caso, aggiunge, “l'immunità potrebbe essere il modo migliore per proteggere gli elementi democratici di un governo democraticamente eletto, specialmente in un Paese dove la magistratura è altamente politicizzata”.
Per quanto riguarda l'emendamento “blocca-processi”, che l’opposizione definisce “savlva-prenier”, secondo il Financial Times potrebbe essere un modo per velocizzare i tempi lunghissimi della giustizia italiana, così dilatori che “contrastano con l'articolo 6 della Convenzione europea sui diritti umani”.
E’ appena il caso di notare che i grandi giornali italiani – quelli indipendenti, liberali, di informazione – hanno dedicato a questo forte intervento del FT appena qualche trafiletto. Nel 2001 e ani seguenti, ogni starnuto della stampa estera contro Berluscioni veniva enfatizzato.
(tratto da GRRG.IT del 23/06/08)
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